Riccardo Mazzarol ci offre un’edizione utilissima di un testo straordinario scritto da un autore, Pietro Abelardo, tragico ed eccezionale. Speriamo proprio che questo libretto sia adottato da qualche insegnante professore di Liceo come classico e da qualche professore universitario come testo-base di seminari di ricerca. Conciso ma discorsivo, questo Prologo del Sic et Non costituisce un “manifesto” della storia del pensiero, che richiama, più che altri veementi “manifesti” propositivi e agonistici, e più che cartesiani discorsi sul metodo, certi scritti di Peirce sull’interpretazione e, andando all’origine, l’esercizio ipotetico della diairesi di Platone. Anche nel Medioevo, anche nel chiuso recinto della forzata fideistica accettazione dei Testamenti e della sacralità dei Sacri Libri con la loro indiscutibile verità, lo spirito critico di Abelardo può trovare da esercitarsi sulle interpretazioni e sui commenti, e può insegnare a distinguere tra autenticità e dignità delle fonti e fallibilità dei commenti delle tradizioni anche le più illustri. Abelardo insegna a esercitarsi a trovare gli argomenti pro e contro, in agguerrite e aperte disputationes, per le ipotesi interpretative. Perché un errore non è una colpa e una buona invenzione non è sufficiente per portare a una retta sentenza. |
Pietro Abelardo (1079-1142) fu un filosofo, teologo e compositore francese. Fu uno dei più importanti pensatori del medioevo, precursore della Scolastica e fondatore del metodo logico. Per alcune idee fu considerato eretico dalla Chiesa cattolica in base al Concilio Lateranense II del 1139. Nel corso della sua vita si mosse da una città all’altra fondando scuole e dando così i primi impulsi alla diffusione del pensiero filosofico e scientifico. Riccardo Mazzarol, professore di Storia e Filosofia nei licei, ha curato e compilato voci filosofiche di enciclopedia per Garzanti e Peruzzo. Ha tradotto e annotato l’edizione italiana di Ernst Bloch, Avicenna e la Sinistra aristotelica. |